
Fondo di Garanzia PMI: come ottenere fino all’80% di copertura sui finanziamenti (fino al 31/12/2025)
In estrema sintesi:
Perché ci interessa
Fino al 31 dicembre 2025 micro, piccole e medie imprese, professionisti e – con limiti diversi – Mid Cap (fino a 499 dipendenti) ed Enti del Terzo Settore, possono accedere a garanzie pubbliche su finanziamenti bancari:
- Investimenti: copertura fino all’80%
- Liquidità: copertura fino al 50%
- Massimale complessivo per impresa: fino a 5 milioni di €
- Gratis per le microimprese (no commissioni di garanzia)
La garanzia non è un contributo a fondo perduto: il Fondo copre la banca ma, in caso di insolvenza, si rivale sul debitore.
Cos’è il Fondo di Garanzia PMI
È uno strumento pubblico che non eroga denaro ma garantisce i prestiti concessi da banche, leasing e intermediari. Riducendo il rischio per l’istituto, facilita l’accesso al credito anche a chi non ha garanzie reali sufficienti.
Valutazione tramite modello di rating (bilanci/dichiarazioni e andamentale da Centrale Rischi). Per start-up è previsto un modello previsionale.
Novità e regole in vigore fino al 31/12/2025
- Liquidità: garanzia unica al 50% (prima era 55/60% a seconda del rischio)
- Investimenti: confermato fino all’80%
- Plafond garanzie per impresa: fino a 5 mln €
- Mid Cap: accesso con coperture fino al 30% (liquidità) e 40% (investimenti)
- Microimprese: garanzia gratuita
- Abolita la commissione per mancato perfezionamento (se rinunci al finanziamento)
- ETS: accesso semplificato fino a 60.000 €
- Confidi: operazioni “ridotte” fino a 100.000 € con procedura semplificata
- Premio aggiuntivo a carico delle banche (nessun costo diretto per l’impresa, ma può incidere sulle politiche creditizie)
Chi può accedere
- Imprese (di capitali, persone, individuali), artigiani, commercio, turismo, start-up e PMI innovative
- Professionisti con partita IVA
- Mid Cap (fino a 499 dipendenti) con aliquote ad hoc
- Enti del Terzo Settore per micro operazioni
Esclusioni tipiche: carbone, pesca/acquacoltura (regimi dedicati), produzione primaria agricola (Fondo ISMEA), attività finanziarie/assicurative.
A cosa serve (destinazioni ammesse)
- Investimenti materiali/immateriali, impianti, macchinari, digitalizzazione, energia
- Capitale circolante e fabbisogni operativi
- Riequilibrio finanziario e consolidamento a M/L termine (con nuova finanza)
Non ammesse rimodulazioni “pure” senza credito aggiuntivo significativo.
Come funziona in pratica (step operativi)
- Pre-valutazione: si verificano requisiti e convenienza (rating atteso, de minimis, aree speciali/Regioni meno sviluppate).
- Dossier da preparare: business plan, bilanci/dichiarazioni ultimi 2 esercizi o previsionali (start-up), situazione Centrale Rischi.
- Banca/Confidi: la banca valuta il merito creditizio e chiede la garanzia; in alternativa Confidi con controgaranzia Fondo.
- Istruttoria rapida: il Gestore del Fondo delibera (riunioni bisettimanali). Comunicazioni via PEC.
- Erogazione: tasso e condizioni sono definiti con la banca. Niente garanzie reali sulla parte coperta dal Fondo.
Casi particolari
- Start-up: accesso con modello previsionale; se in riassicurazione/controgaranzia da Confidi, niente valutazione del Gestore.
- Microcredito: fino a 50.000 € garanzia diretta 80% (oltre, 60%); procedure snelle e servizi di accompagnamento obbligatori.
- Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna): Riserva speciale che rafforza la copertura (fino all’80% diretto e 90% in riassicurazione).
- Sezioni speciali regionali (es. Piemonte, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana): integrazioni di copertura e priorità selettive su investimenti/circolante.
Requisiti e limiti da conoscere
- Ammesse solo imprese economicamente e finanziariamente sane (fasce 1-4 del rating MCC).
- Fascia 5 = inammissibile.
- Imprese in difficoltà (ai sensi Reg. UE 651/2014): in generale escluse, salvo operazioni de minimis (fino a 200.000 € in 3 anni) che restano ammissibili.
- Segnalazioni gravi in Centrale Rischi (sofferenze, UTP) precludono l’accesso.
- In caso di default, il Fondo si rivalsa sull’impresa (credito con privilegio).
Documenti utili (checklist)
- Bilanci/dichiarazioni ultimi 2 esercizi (oppure piano previsionale per start-up)
- Business plan e piano investimenti/uso fondi
- Situazione debitoria e scadenziario
- CR degli ultimi 6 mesi
- Autocertificazioni aiuti (de minimis/aiuti di Stato)
- Documenti ETS o Mid Cap se applicabile
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Antonella Rodella – Consulente Aziendale Commercialista Revisore